PEDOFILIA: L’INFERNO DEGLI ANGELI
La parola pedofilia deriva dal tema greco παῖς, παιδός (bambino) e φιλία (amicizia, affetto); essa comunemente definisce “l’attrazione sessuale verso i bambini e, quindi, si tratta di un disturbo del desiderio erotico”.
Wikipedia ci suggerisce che in ambito psichiatrico la pedofilia è catalogata nel gruppo delle parafilie, ovvero tra i disturbi del desiderio sessuale. Essa consiste nella preferenza erotica, da parte di un soggetto giunto alla maturità genitale, per soggetti che, invece, non lo sono ancora, cioè in età pre-puberale. La pedofilia descritta dagli psicologi è distinta in tre tipologie: latente, destinata ad essere vissuta come fantasia, attiva, esplicitata attraverso violenze psichiche o fisiche a danno dei bambini, killer, dove il massimo godimento si traduce nella morte della piccola vittima. Insomma, sembra di capire che al mondo esistano pedofili più cattivi e meno cattivi.
Dal mio punto di vista un pedofilo latente è pur sempre un pedofilo, potenzialmente attivo o killer. E il pensiero che un uomo o una donna possano godere solo di una fantasia erotica con un bambino mi disturba fortemente, mi disgusta, mi riempie di rabbia.
In Italia c’è la legge 66 del 15 febbraio 1996 “Norme contro la violenza sessuale” che disciplina la pedofilia come reato. Puniti sono coloro i quali compiono atti sessuali con i minorenni, li corrompono, ignorano l’età della persona offesa, contribuiscono alla prostituzione minorile e alla pornografia, detengono materiale pornografico, prendono iniziative legate al turismo sessuale.
Il fenomeno brucia e mondodiluna.it ha deciso di approfondire questo aspetto del logorio della vita moderna con Massimiliano Frassi, autore dell’Inferno degli Angeli, spazio on line che raccoglie le testimonianze di quanto accade, di quanto si lotta e si condanna e di quanto ancora c’è da fare.
E’ una situazione spaventosa, dolorosa. Perchè? Di cosa il mondo deve essere accusato?
Di menefreghismo. Incapacità di proteggere i propri figli. Egoismo. È un mondo che ha come unico scopo il profitto e se il bambino può diventare merce, merce sia. Come scrissi in un mio libro “carne da macello”, da usare, sfruttare fino in fondo e gettare quando non serve più.
Chi sono gli angeli e chi sono i predatori?
Gli angeli sono bimbi sempre più piccoli. L’età media oggi va da zero a 4 anni. Lo diciamo da tempo come Prometeo (associazione lotta alla pedofilia e tutela infanzia violata) ed oggi il dato è diventato nazionale. Non per una capacità nostra di vedere le cose, ma semplicemente da un’osservazione di quello che ogni giorno affrontiamo ma che arriva alla gente comune solo anni dopo.
Sono bimbi sempre più piccoli, ma anche sempre meno creduti. I predatori invece hanno in comune l’insospettabilità. Non sono dei mostri anche se mostruoso è ciò che fanno. Vivono perfettamente camuffati in questa società che, proprio per questo, spesso fa fatica a credere che siano ciò che sono quando il velo dell’omertà viene squarciato.
Le famiglie più attente come possono proteggere i propri figli?
Se sono attente in teoria non dovrebbero avere bisogno di consigli. In pratica la “bravura” dei predatori è tale che nessuno di noi ne può essere immune. È importante parlarne con i propri figli. Con il loro linguaggio va spiegato che ci sono certi soggetti che fanno certe “brutte cose”.
Frassi, lei da anni si occupa di informare, diffondere e allarmare. Il suo blog “L’Inferno degli Angeli” è un punto di riferimento per chi vuole prendere coscienza e rimanere in guardia. Perchè ha scelto di abbracciare questa causa?
Per una serie di coincidenze che mi hanno portato su questa strada facendomela percorrere così. Chi ha fede chiama quelle coincidenze “provvidenza”. Mi piace usare spesso le parole di uno degli ultimi grandi italiani, Paolo Borsellino. Quando gli chiesero perché avesse deciso di continuare ad occuparsi di mafia, visto i pericoli a cui andava incontro, rispose: “ho visto la gente intorno a me morire, è un dovere morale occuparmene”. Metti la parola pedofilia ed hai la mia storia ed il mio impegno.
In Italia, negli ultimi anni, sono nati movimenti, comitati e iniziative personali per difendere i nostri bambini. Abusati, uccisi per servire il commercio dei traffici di organi, scomparsi.Ci spiega a che punto è lo Stato che sembra averli persi di vista? Perchè non esiste un garante per l’infanzia? Perchè nessun politico parla e discute di questa catastrofe?
Già… ma sono nati anche movimenti per difendere gente indagata o condannata, spacciando l’idea che i bimbi queste cose se le inventano ed altre amenità che mi fa pena anche solo citare. Quanto allo stato, alle sue carenze, forse la domanda non dovrebbe farla a me, ma a chi sta ai vertici del potere. Credo che le carenze in questo fronte siano le stesse che si vedono in mille altri fronti, dalla Giustizia più in generale, alla sanità e via dicendo.
Si parla ora anche di Stalking: molestie, minacce, pedinamenti telefonate oscene o indesiderate che una persona compie in modo persistente nei confronti della propria vittima. Comportamenti da condannare e punire. A che punto siamo?
Siamo che dopo la morte di troppe donne finalmente si è arrivati ad una legge. Ora resta da sperare che venga applicata e che ci siano persone preparate ad indagare e persone altrettanto preparate nel fare applicare la legge medesima.
La Chiesa, dopo lo scandalo dei preti pedofili, si è barricata. Chiusa nel suo peccato. Qual è la sua opinione?
È un discorso lungo, molto lungo che non posso ridurre allo spazio di una battuta. Siamo stati la prima associazione in Italia a denunciare i crimini commessi da certi soggetti abilmente mascherati da preti e ancora oggi ne paghiamo le conseguenze. Quando ne parlammo la prima volta, anni fa, creammo uno scandalo che non ha idea. Portammo anche delle vittime di preti americani in Italia prima ancora che il Boston Globe facesse emergere quello che oggi tutti sappiamo. Basterebbe che certi vescovi applicassero le parole del Santo Padre, che da sempre, peraltro, sono il nostro pensiero: “non c’è posto nella chiesa per chi fa del male ai bambini”.
Bambine come Denise Pipitone, Angela Celentano sono sparite nel nulla. Che rapporto esiste tra la loro scomparsa e il fenomeno della pedofilia?
Nello specifico dei due casi non si sa, ma se si legge il libro di Rita Pedditzi “Bambini scomparsi” si può vedere come dietro alla maggior parte dei casi di bambini scomparsi spesso aleggia lo spettro della pedofilia.
Cosa ancora non ci è stato detto?
Tanto e se raccontassimo quel 70% che ancora non raccontiamo la gente fuggirebbe a gambe levate.
Invii un messaggio ai bambini, uno agli adulti ed uno ai pedofili:
Ai bambini la promessa di regalare loro un mondo migliore.
Agli adulti l’input affinché quel mondo migliore lo realizzino il prima possibile.
Ai pedofili nulla, con loro non ci deve essere nemmeno l’ombra di un dialogo.
Nel febbraio del 2008 Frassi ha pubblicato i dati diffusi dal Ministero della Giustizia: nelle nostre carceri sono rinchiusi 1.322 pedofili, tra cui 400 stranieri e 98 donne. E la regione italiana che indossa la maglia nera è la Lombardia. 323 hanno un’età compresa tra i 30 e i 39 anni, 321 pedofili hanno tra i 40 e i 49 anni e 262 sono dei ragazzi tra i 21 e i 29 anni. 819 sono con condanna definitiva, 14 sono stati internati. Il resto è in attesa di giudizio. Sono numeri agghiaccianti e orribile è sapere che il 30% delle donne e il 15% degli uomini hanno subito atti illeciti da parte dei pedofili (dati Moige). Poi ci sono 4.000 sacerdoti, solo in Usa e Canada (cresce anche il numero in Italia) accusati di abuso sui minori. Dal 2004 al 2007 nel nostro paese sono scomparsi 3.399 minori e, non per ultimo, ci sono i numeri invisibili di minori che subiscono torture sessuali nelle famiglie, nelle scuole, all’interno di associazioni, oratori e, con l’accesso facilitato al mondo del web, tramite internet.
mondodiluna.it ringrazia Massimiliano Frassi e invita gli adulti a prestare più attenzione ai segnali che bambini e bambine ci suggeriscono.
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