DADDY’S PRIDE
In Italia, da anni, esiste un movimento unico nel suo genere. E’ un moto che aggrega tutti i padri ai quali è stato negato il diritto di essere genitore. “Figli negati” è un progetto di riscossa di genere che nasce a Roma, per il coraggio di un uomo, Giorgio Ceccarelli, che della sua storia di vita ne ha fatto diventare una causa nazionale.
Un principio legittimo che oltrepassa i confini di un paese ricco di contraddizioni, a discapito dei piu’ piccoli. Nella nostra cieca comunità esistono, infatti, limitati istituti giuridici che tutelano gli uomini padri. Persone che hanno vissuto un divorzio o un allontanamento dalla propria compagna e che, per motivi vari, subiscono una separazione forzata dai propri figli. Per rendere noto lo stato di discriminazione, migliaia di papà, si sono dati appuntamento al Daddy’s Pride. E noi ne abbiamo parlato con l’organizzatore.
Una maratona che sostiene la condizione di padri che hanno affrontato un divorzio e che in molti casi vedono negato il diritto ad essere genitore.
Cosa è il Daddy’s Pride?
Si tratta di una marcia, che registra la sua quinta edizione consecutiva. Per essa ho scelto sempre il periodo domenicale vicino alla Festa del papà. Nei primi tre anni abbiamo manifestato per i padri italiani. Negli ultimi due, invece, ho esteso l’ORGOGLIO DEI PADRI (DADDY’S PRIDE) a tutto il mondo, coinvolgendo le altre associazioni e i mezzi di informazione. Siamo fieri di marciare a Roma per il diritto di ogni bambino ad avere, per sempre, l’amore di entrambi i genitori e dei quattro nonni. All’iniziativa parteciperanno non solo i padri, separati e sposati, provenienti da tutti i Paesi del mondo, ma anche le mamme, le figlie e le nonne. E’ una giornata d’amore per tutti che non merita la censura o il razzismo di nessuno. Per altre feste o iniziative (gay, lesbiche, femministe, animalisti etc) che stimiamo e ammiriamo, l’informazione comincia una settimana prima e finisce una settimana dopo. Noi abbiamo, invece, la sensazione di avere un apartheid contro i padri solo in Italia. Questa marcia è ripresa da tutto il mondo. Abbiamo il record mondiale di iniziative di protesta civile, senza incidenti o problemi per la Questura o lo Stato. Non abbiamo mai bloccato il traffico, non abbiamo mai picchiato un agente, non abbiamo mai distrutto un negozio o un auto. La censura o il razzismo contro di noi non ha alcuna giustificazione o alibi. Domenica è una festa d’amore mondiale per tutti i papà e i loro figli.
Ci puo’ spiegare cosa vuol dire, in Italia, essere un papà separato?
In Italia, nonostante le Riforma dell’Affido Condiviso, si continua ad applicare la vecchia normativa. La casa, i figli e i soldi sono sempre o quasi a carico dell’ex marito. Si esce di casa, si vedono poco i figli, si paga una somma di due terzi dello stipendio. I padri separati rimangono i nuovi barboni abbandonati e dimenticati da tutti. Alcuni tribunali italiani stanno rispettando la nuova legge e il diritto dei figli dei separati ad avere l’amore di entrambi i genitori e dei quattro nonni. E’ dura, in Italia, affermare che ci sono sia padri che madri negativi nei confronti dei figli. Si parla solo degli ex padri. La madre è sempre considerata superiore. Questa ossessione di punire sempre il padre, genitore di serie B, fa dimenticare la gravità del rapimento dei figli. All’estero si va in galera. In Italia si parla di “sottrazione di minore” che non prevede, dopo una sentenza in Cassazione (10 anni di udienze), il fermo di polizia. Questa immunità del genitore rapitore, quasi sempre la madre, provoca omicidi e suicidi. E’ razzista occuparsi solo ed esclusivamente delle donne sposate o separate e mai dei padri. Nel nostro paese ci sono solo strutture immobiliari ed economiche per le donne, gestite dalle donne e pagate con i soldi di tutti. Per i padri non c’è una sola struttura. All’estero la parità dei separati è rispettata e sostenuta. Le case per i papà ci sono ovunque, tranne che in Italia. La Casa del Papà l’abbiamo chiesta inutilmente da anni. Stiamo aspettando ancora una risposta. Per rispetto dei figli di tutti non dovrebbe esistere una divisione dei genitori: le mamme serie A, i padri serie B.
Chi sono e quanti sono questi padri che si appellano al Daddy’s Pride?
Abbiamo decine di Associazioni di tutto il mondo e migliaia di genitori, padri e madri, che hanno aderito all’evento mondiale. Ognuno sente l’importanza e l’unicità di questa manifestazione. Un vero padre non può mancare e l’informazione non può censurare o cancellare questa giornata d’amore.
In Italia, la tutela legislastiva pro padri, a che punto è?
La Riforma dell’Affido Condiviso è frenata dalla Legge e da alcuni magistrati. Molti pensano che gli errori di alcuni padri li debbono pagare tutti. Sbaglia uno e pagano mille. Questa considerazione della realtà è offensiva e umiliante per chi si impegna per i figli. Poche ore a settimana distruggono il rapporto. Le manifestazioni che facciamo servono ad aumentare il livello culturale di questo paese. La cultura positiva su questi temi si basa sulla sensibilità dei magistrati, degli avvocati e dei giornalisti. I genitori sono solo vittime di decisioni “superiori”. Una udienza presidenziale di separazione dura solo 5 minuti, come una catena di montaggio. La ragione è sempre a favore della mamma. Ma si può decidere il futuro di una famiglia in 5 minuti? Se hai i soldi continui una causa civile dispendiosa. Dopo anni di lotta arrivi alla conclusione che i soldi spesi e i lunghi tempi ti lasciano il ruolo di padre di serie B. La consolazione crescente è dovuta al nuovo atteggiamento di molti magistrati che rispettano entrambi i genitori senza pregiudizi o favoritismi. La strada è ancora lunga ma la speranza è forte come la nostra marcia mondiale.
In tutta questa guerra fra adulti, i bambini sono i destinatari di rapporti tesi e atteggiamenti poco educativi… cosa comporta nei piccoli la divergenza perpetrata tra i genitori?
Studi americani e svedesi hanno dimostrato che l’assenza della figura del padre procura danni irreversibili ai figli. Aumentano i delitti, l’uso della droga, le violenze contro maschi e femmine, depressioni e instabilità pericolose per tutti. Questi effetti collaterali della separazione vengono sottovalutati e ignorati. Noi del Daddy’s Pride, siamo gli unici in Italia a parlare di questi studi scientifici. L’informazione si ferma al fatto di cronaca, dimenticando il motivo di quel gesto o di quel crimine.
Se le è capitato di incontrare i piu’ piccoli, puo’ riportare a noi i loro desideri, le loro apprensioni e difficoltà?
Purtroppo il genitore affidatario, la madre all’85%, tende a strumentalizzare il piccolo contro il padre. In America la chiamano SINDROME DI ALIENAZIONE GENITORIALE. Il lavaggio del cervello del piccolo comporta un suo consistente allontanamento dal papà. I bambini desiderano avere entrambi i genitori, rispettosi e vicini. Soffrono per i litigi e le divisioni insanabili. La priorità di un genitore deve essere sempre il figlio. Sono certo che la maggioranza delle madri si comporta bene. Bisogna punire quelle che usano i figli come armi di combattimento. Alla pari, bisogna punire i padri assenti e latitanti. Un figlio è un piacere della vita ma anche un obbligo morale e legale da difendere.
Lei è l’organizzatore e il motore di questo amorevole movimento. Chi è Giorgio Ceccarelli?
Ho fondato l’associazione “Figli Negati” e il movimento pacifista “Armata dei Padri” dopo un fatto di cronaca del 1996. Sono stato arrestato per spaccio di cocaina. Nella mia auto trovarono, sotto il sedile, 80 grammi di cocaina pura (100 milioni di lire). Ho fatto solo 9 giorni di carcere e, miracolosamente, sono stato scarcerato e archiviato. Il complotto era stato ordito dalla mia ex suocera, da un detective e da un Maresciallo della Guardia di Finanza. La mia colpa? Avevo negato il passaporto a mia figlia perchè la madre si voleva trasferire in Grecia, insieme al suo nuovo compagno. Da quel dolore ho tratto la forza e la convinzione di impegnarmi per cambiare questo paese barbaro e incivile. Grazie all’aiuto di molti genitori e nonni sono riuscito a creare un movimento famoso e conosciuto in tutto il mondo. Ho promesso 20 anni di volontariato gratuito alla Madonna. Mancano altri 8 anni per terminare la promessa al debito per il miracolo ricevuto.
Dalle cronache si leggono storie tristissime e infelici di genitori soli contro lo status donna che vede, nella maggior parte dei casi, la gestione totale e, a volte, arrogante della vita dei bambini. Puo’ raccontarci la storia piu’ drammatica e quella, invece, a lieto fine?
La storia più felice è stata quella di Enrico Cori, che per 9 anni non ha potuto vedere la figlia rapita dall’ex moglie. Avevamo organizzato il compleanno della piccola al Pincio di Roma, con cartelli e palloncini. Poi, finalmente è stata ritrovata. La sua felicità ha riempito il cuore di tutti. Abbiamo eletto Enrico Papà dell’anno nel 2005. La storia più drammatica è quella dei papà che si sono suicidati per i figli nascosti o rapiti. Migliaia di padri, di tutto il mondo, si suicidano. Noi li ricordiamo il 7 aprile con LA GIORNATA DELLA MEMORIA, in commemorazione del maestro di Aosta che si suicidò il 7 aprile del 1996, dandosi fuoco davanti al tribunale della sua città. Non riusciva a vedere la figlia. Lo abbiamo preso come esempio da evitare e per ricordarne il doloroso gesto.
Anni fa vi siete travestisti e avete incontrato l’allora ministro delle Pari Opportunità Pollastrini… avete indetto la Giornata della Memoria dedicata ad un papà che è morto suicida sotto un tribunale. Cosa è cambiato da quando avete iniziato? E, quali altri eventi state preparando?
Al Ministro ho chiesto se nell’anno europeo delle Pari Opportunità per tutti, aveva fatto qualcosa per gli uomini italiani. Considerando che era il ministro di tutti, speravo che facesse qualcosa anche per i padri. Le ho ricordato la vergogna italiana sull’assenza di una sola struttura per i papà e delle migliaia, invece, di strutture solo per le donne. L’incontro è stato molto gentile ed educato. Ho avuto una buona impressione sulla sua disponibilità. Purtroppo, il Governo è caduto e con esso tutto il programma che avevamo intenzione di portare avanti con lei.
Invii un messaggio a tutti i bambini…
I vostri genitori vi vogliono un gran bene e gli anni passati con voi resteranno I MIGLIORI ANNI DELLA LORO VITA.
Invii un messaggio a tutti gli adulti…
DADDY’S PRIDEDi fronte alle ingiustizie subite non usate mai la violenza. Resistere e non mollare mai, per difendere il diritto inviolabile e immodificabile di amare i vostri figli. Partecipate insieme a noi il prossimo 16 marzo a Roma. La marcia è vostra. La storia del pianeta siete voi.