LA CACCIA AL TESORO DI VIOLA
Era tempo di Natale e si sa i bambini attendono l’arrivo dei doni con trepidazione. In famiglia il momento dell’apertura dei pacchetti è sempre molto divertente e sorridente, ma io desideravo qualcosa di più originale per il nostro nipotino. E l’idea è arrivata con l’incontro di un blog davvero prezioso: La caccia al tesoro di Viola.
Appena si apre la pagina si legge: non servono grandi spazi, la casa va benissimo, così come un giardino. Non servono grandi tesori: un sacchetto di monete di cioccolata e altri dolcetti è perfetto. Un po’ di tempo e di pazienza sono sufficienti per organizzare una travolgente caccia al tesoro, senza esserne travolti… In un batter d’occhio, ho pianificato una caccia al tesoro che si è rivelata essere un successo per il piccino, ma anche per i grandi.
E di questo simpatico evento devo ringraziare Viola, una originale ragazzina di 11 anni, che con il suo babbo Alberto, ha deciso di condividere on line tutte le cacce al tesoro che fin’ora ha organizzato per i suoi amici e le sue amiche.
Ed ecco che oggi, per grandi e piccini, mondodiluna.it apre le porte del mondo di Viola. Un mondo dedicato ad attività ludiche, da fare in casa o all’esterno, che innescano l’azione diretta dei bambini e delle bambine, generando processi cognitivi, emotivi, motori e soprattutto di grande cooperazione.
In barba a tutte le feste dove i bambini si annoiano e si ritrovano ad essere fruitori passivi, buona lettura e buona caccia al tesoro.
La caccia al tesoro di Viola… perché?
Viola: cercavamo nuove idee per la mia festa di compleanno in seconda o terza elementare e per il grande successo le abbiamo ripetute ogni anno.
Alberto: perché nella caccia al tesoro si mettono alla prova intuizioni e abilità, si lavora insieme nella squadra, ci si aiuta l’un l’altro e, alla fine, ci si abbuffa di cioccolata e caramelle. Esiste un modo migliore per trascorrere un pomeriggio di festa?
Da dove viene l’idea? Chi organizza questa simpaticissima attività? Come fate a prepararne sempre di più belle?
Viola: io le cacce al tesoro le gioco, quindi non posso prepararle. Solo a quella di mio cugino ho contribuito, ho fatto da caposquadra leggendo i bigliettini e aiutando i bambini più piccoli.
Alberto: tutto è cominciato con una lontana festa di compleanno di Lorenzo, il fratello maggiore di Viola. Lorenzo ebbe l’idea di una caccia al tesoro con tanti bigliettini, all’epoca scritti a penna e varie difficoltà da affrontare: un indovinello in rima, una prova da superare, un altro indovinello e così via fino al tesoro. Alcune mamme presenti si appassionarono e vollero i bigliettini per riproporre la caccia anche a casa loro. Viola si è ricordata di quei giochi scatenati per casa con gli amici del fratello e li ha voluti riprodurre nelle sue feste di compleanno, nel frattempo era arrivato internet e anziché i bigliettini abbiamo deciso di condividere i “post” sul blog. Sono d’accordo con Viola. Non mi piacciono le feste in cui i bambini sono spettatori, intrattenuti da un animatore, tutti seduti come se fossero davanti al televisore.
Nella caccia al tesoro i bambini sono i protagonisti, devono pensare, scrivere, cantare, correre, ragionare, discutere. Occorre tempo per prepararle, è vero e quell’impegno tocca a me. Anche nel gioco bisogna seguire un po’ lo svolgimento, aiutare le squadre in difficoltà, magari mettere i bastoni tra le ruote a quelle troppo veloci. Sempre più belle? Non so se è vero, di sicuro ogni anno mi tocca inventare indovinelli sempre più difficili. E poi i posti dove nascondere bigliettini stanno per finire, ormai abbiamo sfruttato quasi tutta la casa.
Cos’è Viola per te una caccia al tesoro e perché regali ai tuoi amici, in varie occasioni, questa esperienza ludica e, direi, didattica?
Viola: se i miei amici scoprissero che è didattica non ne verrebbe nemmeno uno al compleanno.
Perché condividere in rete tutte le vostre immense risorse?
Viola: per dare una idea ai genitori in cerca di divertimento per le feste dei figli.
Alberto: l’idea di condividere in rete le cacce al tesoro è nata per caso due o tre anni fa. Il sito internet, fatto così alla buona, mi ha permesso di trasformare il lavoro fatto per un pomeriggio di gioco di Viola e dei suoi amici in un bene comune accessibile e utilizzabile per tutti. Adesso qualsiasi mamma e babbo che voglia avventurarsi nell’organizzazione di una caccia al tesoro può trovare qualche spunto, un aiuto. La cosa più sorprendente è che il sito della caccia al tesoro di Viola ormai ha parecchie centinaio di visitatori ogni giorno, abbiamo superato quota 330mila in totale. E’ strano pensare che in tutta Italia così tanti giocano le nostre cacce al tesoro, risolvono gli indovinelli, affrontano le prove.
Il sito è anche ricco di filastrocche, quante ne hai scritte e illustrate, a chi ti ispiri? Chi è il tuo scrittore preferito?
Viola: la Rowling di Harry Potter, ma anche Frances Burnet mi ha colpito con il suo libro “Il giardino segreto”.
Alberto: ho perso il conto, penso più di cento. Quasi sempre su richiesta di Viola, che però adesso ha altri interessi, per questo la vena creativa si è inaridita. Oltre a quelle di Gianni Rodari, naturalmente, ho trovato un modello inarrivabile nelle poesie di Stefano Benni, specie quelle sugli animali. Penso ad esempio ai versi deliziosi sulla giraffa che “ha il cuore/lontano dai pensieri/si è innamorata ieri/ancora non lo sa”. Le filastrocche di Viola spesso sono venute fuori un po’ lunghe, con qualche parola difficile, a lei piacciono così.
Capisco che il rapporto con il tuo babbo è fortissimo. Da quello che leggo siete complici nel gioco e nella scrittura. Puoi spiegare ai tuoi coetanei il vostro rapporto?
Il nostro rapporto è forte, magari qualcuno lo invidia, ma io non lo trovo sempre così bello, molte volte mi capita di vedere gli altri e ripensarci:- è così forte?
Alberto, puoi raccontare ai genitori della tua esperienza di padre?
Mi sono divertito a recuperare da babbo alcune cose che mi divertivano anche da piccolo. Purtroppo non c’è un manuale di istruzioni per fare il genitore. Te ne scrivi uno faticosamente giorno per giorno, improvvisando. Ho notato poi che fino a una certa età i figli sono come spugne, ma per disgrazia assorbono meglio gli esempi negativi di quelli positivi. Da un certo momento in poi diventano come delle molle, ti respingono tutto contro. Spero ci sia anche una terza fase, più equilibrata, ma la devo ancora raggiungere, al momento mi sembra un miraggio.
Quanti anni avete?
Viola: 11 anni.
Alberto: così Viola mi ha salutato nel giorno del mio ultimo compleanno: “Babbo, ora hai quasi mezzo secolo”. Fate voi il conto.
Si parla spesso male degli adolescenti. Si raccontano maldicenze del tipo: leggono poco, perdono tempo al computer e sono superficiali… puoi raccontarci del tuo rapporto con i libri, con la scuola, con il gioco e con il computer?
Viola: Io amo i libri e la scuola mi stressa, ma questo non c’entra con l’adolescenza. Sono gli adulti che lo pensano, quando si è un po’ nervosi ti dicono: – inizia a comportarsi adolescente. Io non sto molto al computer, se non per imparare dei pezzi al piano.
Viola, invia un messaggio ai bambini:
se non sopportate adesso i vostri genitori aspettate i 18 anni e vedrete.
Invia un messaggio agli adulti:
credete di sapere tutto su i vostri figli, ma vi sbagliate .
Babbo, invia un messaggio ai bambini:
non spaventatevi davanti alle parole difficili. Prendetele come se fossero una caccia al tesoro…
Invia un messaggio agli adulti:
non è mai troppo tardi per un’infanzia felice (questa è una citazione…).
visita il sito: lacacciaaltesoro.blogspot.it/
LA CACCIA AL TESORO DI VIOLA