MARCIA DI BARBIANA
A pochi chilometri da Firenze c’è un paesino, Barbiana, dove don Lorenzo Milani sul muro della scuola scrisse in inglese ‘I care’. Lui disse agli studenti che quelle erano le due parole più importanti da imparare. ‘I care’ significa assumere responsabilità. Gli europei hanno dimostrato con le loro azioni cosa significa. Questo deve essere il motto dell’Europa. ‘We care’.
Ursula Von der Leyen Presidente della Commissione Europea, nel suo discorso sullo Stato dell’Unione 2021
Tra gli anni ’60 e ’70, in Italia, si ascolta la voce di un uomo di chiesa, don Lorenzo Milani. Una figura controversa dall’istituzione religiosa, ma affascinante per tutti coloro i quali credono nella scuola pubblica.
Per i suoi scritti (ad esempio, L’obbedienza non è più una virtù), e per affermazioni come “Io reclamo il diritto di dire che anche i poveri possono e debbono combattere i ricchi” don Milani venne incluso nel novero dei cosiddetti cattocomunisti. Giovanni XXIII non esitò a definirlo “un pazzo scappato da un manicomio”.
Nel dicembre 1954, a causa di screzi con la curia di Firenze, venne mandato a Barbiana (Vicchio, Firenze), minuscolo e sperduto paesino di montagna, dove iniziò il primo tentativo di scuola a tempo pieno, espressamente rivolto alle classi popolari, e dove sperimentò il metodo della scrittura collettiva.
Opera fondamentale della scuola di Barbiana è “Lettera ad una professoressa“, in cui i ragazzi della scuola (con la regia di Don Milani) denunciavano il metodo didattico che, a loro dire, favoriva solo i borghesi ed i ricchi (i cosiddetti “Pierini”).

Il suo “I care“, me ne importa, mi sta a cuore, contrario esatto del motto fascista – Me ne frego – è diventato pensiero e sentire comune delle allora e delle nuove generazioni. Di coloro i quali credono intensamente al diritto di ciascuno di avere una possibilità.
Dal lago Viola, parte la camminata. Ripercorrere la strada verso il luogo che ospitò Don Milani e la sua scuola, e per tornare a riflettere sul tema dell’educazione e della scuola.

Dal lago Viola di Vicchio, parte la marcia che porterà fino alla scuola di don Milani.
“L’appuntamento diventa così un momento nell’arco di un cammino comune che continua nel tempo, nel quale le occasioni di incontro, di scambio, di rafforzamento reciproco sono numerose e che trova nella marcia l’occasione per ritrovare vecchi compagni di strada, allacciare nuovi rapporti, farsi toccare da inedite sollecitazioni, in un incontro fecondo tra generazioni, territori, sensibilità, esperienze anche molto diverse tra loro.
Un incontro non tra reduci né tra amici casuali, ma capace di parlare ancora a tutto il paese per confermare quanto siano cruciali l’eguaglianza sociale dell’istruzione e la crescita della cultura democratica, come unico futuro possibile e sensato a fronte delle banalità di una modernità sempre con meno speranza e più paure del futuro”.

Le visite al Percorso Didattico della scuola di Barbiana sono gestite esclusivamente dalla “Fondazione Don Lorenzo Milani”.
Le scolaresche e i Gruppi che intendono visitare il Percorso Didattico, devono prenotarsi per tempo in modo che la Fondazione possa organizzare la propria agenda e segnalare la visita sul proprio sito www.donlorenzomilani.it.
visita il sito www.donlorenzomilani.it/visite-a-barbiana/
