DISLESSIA E DIRITTI NEGATI
L’ Associazione Italiana Dislessia ha chiuso con successo la raccolta di testimonianze di genitori e figli che quotidianamente vivono con le difficoltà del fenomeno dilessia. Un disturbo dell’apprendimento, caratterizzato da difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarsa abilità nella scrittura, che in Italia conta 2,5 milioni di dilsessici.
Le vite e l’esperienze di famiglie e bambini sono il contenuto de Il Libro Bianco Dislessia E Diritti Negati, pubblicato dalla casa editrice Libri Liberi e venduto al prezzo di 10 euro. Soldi che andranno all’Aid per finanziare corsi e iniziative a sostegno dei ragazzi.
Il giornale La Repubblica, nell’articolo (2 novembre 2008) “Vita da dislessici: noi incompresi non siamo malati”, a cura di Guido Rampoldi fotografa con seria obiettività la vastità del fenomeno.
“Le nostre aule ospitano 350mila dislessici – si legge – ma i dislessici che la scuola riconosce come tale sono meno. Ancor meno quanti di loro hanno alle spalle una famiglia che disponga di tempo, strumenti o mezzi finanziari per aiutarli nello studio. Soprattutto – continua Rampoldi – in questi casi, gli insegnanti risultano decisivi.
Dove c’è un buon insegnante l’alunno dislessico non viene scambiato per uno studente svogliato e disattento, un incorregibile da punire con le ramanzine, derisioni, brutti voti, bocciature. E la scuola non reprime le sue vocazioni più autentiche, non gli rende la vita un inferno, non gli inculca una sfiducia sistematica in se stesso.
Non è retorica dire che un bravo docente puo’ decidere l’esistenza di una persona dislessica”.
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